domenica 20 maggio 2012

            In Serie B il Pescara vince 3-1 con la Samp ed è promosso in Serie A



Il Pescara di Zeman, nel posticipo di questo pomeriggio delle ore 18, espugna il Luigi Ferraris in quel di Genova, battendo 3-1 la Sampdoria e raggiungendo il Torino, vincente nell’anticipo dell’ora di pranzo 2-0 contro il Modena, nella promozione diretta in Serie A.

Partita in salita per gli abruzzesi, che subiscono i primi 17 minuti di incessante attacco blucerchiato che, nonostante la doppia occasione di Pozzi, al 15’ di piede e al 17’ di testa, non riesce marcare nessuna rete.

Al primo tiro, al 18’ il Pescara passa: Caprari si libera in area e tira, con il portiere della Samp Romero non esente da colpe, facendosi passare la palla sotto la pancia: 1-0.

Al 28’ pasticcio del portiere blucerchiato, che tenta di scartare Immobile nella sua area, buttandogli la palla addosso, che invece rimbalza in porta e fa 2-0.

Da questo momento in poi partita in equilibrio, fino al 60’ quando Caprari, con una bellissima azione personale, fa 3-0.

Juan Antonio attutisce il passivo per la Samp e all'83’ fa 3-1, dopo una mischia in area pescarese.

Al triplice fischio festa grande per il Pescara e il suo allenatore, Zeman, vero artefice del successo e visibilmente commosso.

E così manca solo l’ultima giornata, la 42esima, con gli ultimi verdetti da sentenziare: chi accompagnerà Gubbio e Albinoleffe in Lega Pro, e, con le squadre dei play off ormai definite: Verona, Sassuolo, Varese e Sampdoria, stabilire l’esatta posizione delle squadre in classifica, per chi capire quale sarà il calendario degli scontri per aggiudicarsi il terzo posto valido per la Serie A.




 

 

domenica 13 maggio 2012

            Ultimi verdetti  in serie A: Udinese in Champions, Lecce retrocesso


Con i posticipi di questa sera cala il sipario sul campionato, forse non pèiù bello del mondo, ma sicuramente il più combattuto d'Europa.

Gli ultimi verdetti inesorabili erano attesi per l'ultima giornata: l'Udinese, con la vittora a Catania per 2-0 arriva al terzo posto e si aggiudica il diritto ai preliminari di Champions League, migliorando inaspettatamente il quarto posto della scorsa stagione, lasciando con un palmo di naso la Lazio, vittoriosa 3-1 in rimonta con l'Inter (non nuova a farsi riprendere in trasferta quando sta vincendo), e il Napoli, che ha steso 2-1 il Siena in casa.
Per la "zona calda" il Genoa, a porte chiuse, vince la sua seconda partita di seguito in casa 2-0, stavolta con il Palermo, (e a questo punto viene da pensare se non gli convenga restarci senza tifo), mentre il Lecce si brucia le ultime chances di permanenza in serie A perdendo a Verona 1-0 con il Chievo e retrocede in B.

Da segnalare, dopo le tante critiche ricevute dal campionato italiano sulla scarsa sportività dei propri tifosi, gli applausi dei supportes salentini venuti da Lecce portando con se la speranza in un miracolo di salvezza al fotofinish.
Pur tornando a casa in lacrime, non hanno mai fatto mancare il sostegno alla propria compagine, sia prima che dopo la partita, probabilmente per aver capito che i propri giocatori hanno sempre messo in campo il cuore.

E così finisce il campionato di calcio 2011/2012, tra polemiche di goal fantasma dati e non dati, critiche a distanza tra top players e dirigenze, partite combinate ed altre veramente combattute.
Per lo meno tutte queste polemiche hanno portato, a differenza degli ultimi anni, un torneo in cui ogni squadra ha messo impegno fino all'ultima giornata, spazzando via quell'alone di sospetto, o tentando di farlo almeno, di tutte quelle situazioni ambigue che si creano in quelle partite in cui vi sono squadre che non hanno più niente da chiedere e che danno vita a pseudo- amichevoli, tipiche del malcostume italiano.

La parola ora passa agli Europei, dove Cassano e compagnia, vista la spedizione di quest'anno, si spera ci portino un'altra inaspettata soddisfazione, come fu nel 2006: d'altronde abbiamo vinto i Mondiali con di punta Gilardino e Toni, per cui con un po' di fortuna tutto è possibile.



                            Le lacrime di Juve e Milan che raccontano una  storia


La storia non la fanno le parole, ma i fatti, come anche le lacrime che raccontano la fine dei percorsi.
Oggi a Torino e a Milano, si è scritto l'ultimo capitolo di un libro durato più di una decade.
Partiamo dallo Juventus Stadium, ma solo per ragione cronologiche.

Ore 16.10: a inizio secondo tempo della partita Juventus - Atalanta, (per la cronaca finita 3-1 per i bianconeri) , esce un giocatore tal Alessandro del Piero, 19 anni in bianconero.
Ci prova a uscire dal campo in sordina, ma lo stadio non ci sta, e intonando cori verso di lui per tutto il secondo tempo, lo obbliga a fare un lento giro di campo per salutare tutto e tutti, lento per voglia e per necessità, dovendo incrociare tanti occhi e raccogliere tante sciarpe lanciategli.

Ma gli incitamenti non si fermano nemmeno quando Pinturicchio si risiede in panchina, e per la prima volta a lui, uomo tutto di un pezzo, scappa una lacrima.
 La storia che si conosce è quella di un giocatore e un uomo che andrà a giocarsi almeno un'altra stagione all'estero, ma la verità è che, dopo tante emozioni, sarà dura per lui vedersi con un'altra maglia.

Alle ore 17 parte invece a San Siro la festa/celebrazione Milan: finita la partita con l'Atalanta (per la cronaca vinta 2-1), i "senatori" della vecchia guarda che lasceranno i rossoneri a fine giugno, (i vari Nesta, Inzaghi, Gattuso e Zambrotta), vanno, con i loro figli per mano, a salutare i tifosi sotto la curva.

Gattuso e Zambrotta crollano in lacrime, mentre i più imperturbabili Nesta e Inzaghi ( che riceve successivamente da Galliani la medaglia per le 300 presenze con la maglia del Milan), salutano più messamente.

E' un pezzo di storia che se ne va, un'armata di grandi uomini che saluta il nostro calcio, e l'unica speranza possibile, visto che il futuro non si può scegliere ma solo attenderlo, è che a questi gladiatori del pallone ne seguano altri: non si spera altrettando bravi, ma per lo meno altrettando leali, perchè Dio solo sa quanto il calcio italiano abbia bisogno di riscattare la propria immagine, dopo tutti gli scandali, negli anni succedutisi, che lo hanno travolto.

sabato 12 maggio 2012

                            Serie B: rimonta Samp, 3 punti per Varese e Padova 


La 40A giornata di serie B non riporta nessuno stravolgimento in classifica: tra i risultati più di rilievo la soprendente rimonta della Sampdoria, sotto 1-0 dopo 30 secondi con lo Juve Stabia, che chiude vincendo 2-1, seguono poi a ruota le goleade di Varese (4-0) e Padova (3-0), rispettivamente contro Ascoli e Gubbio, che rendono ancora più avvincente la lotta Play Off, con la squadra blucerchiata che resta al sesto posto lasciando a distanza di 4 punti, a 2 giornate dalla fine, la squadra veneta.

In vetta è sempre lotta a 3 per due posti di accesso diretto in serie A tra Torino, Pescara  e Sassuolo, le tre squadre che mettono in mostra, insieme alla Sampdoria, il miglior calcio della serie cadetta.(le prime due giocheranno in posticipo stasera alle ore18).

In coda restano sempre più inguaiate Gubbio e Albinoleffe, ormai retrocesse, con la Nocerina che, perdendo 3-1 a Crotone, resta terz'ultima e a un punto di distanza dalla quart'ultima, e rimane aggrappata alla speranza Play Out per non scendere in Lega Pro.

Determinante sarà il prossimo turno, il penultimo, che potrebbe consacrare matematicamente le squadre che si giocheranno la salita in serie A, con la Sampdoria attesa dal test più probante in casa con il Pescara (h 18), mentre il Padova, fuori casa con il Gubbio, che già retrocesso vorrà comunque chiudere dignitosamente il campionato, non avrà vita facile, così come il Varese sul campo del Verona, che si gioca il quarto posto.


venerdì 11 maggio 2012

    Calcioscommesse: almeno 50 calciatori coinvolti tra A e B

 



Il ciclone del calcioscommesse è solo all'inizio del suo sviluppo.
Si pensava infatti che dopo l'arresto di Doni e l'individuazione del gruppo denominato "Gli zingari", si fosse venuti a capo del filone principale che aveva messo le mani su partite di serie A e B delle ultime annate del nostro calcio.
Invece no, siamo solo all'inizio del marasma che travolgerà il nostro calcio, tra squalifiche, ammende e deferimenti, e molti si sono già affrettati a chiamarlo: Calciopoli bis.

Non ci mancavano già i nostrani Moggi, Giraudo e compagnia, già pesantemente sanzionati dalla giustizia sportiva tra l'altro, ma dovevano venire dall'estero per rovinare l'immagine di una realtà sportiva italiana già qualitativamente e giuridicamente precaria.

Fa specie che, oltre le squadre che verranno ritenute responsabili, (si parla già di Chievo, Siena, Atalanta e Lecce per la serie A), e ovviamente i giocatori implicati nelle combine, si dice che verrano ritenute responsabili, dando loro la responsabilità oggettiva, squadre in cui vi siano giocatori coinvolti, anche se all'epoca dei fatti gli stessi non militavano in queste compagini.

Tutto ciò porta a pensare che, se squadre terze subiranno ripercussioni per colpe oggettivamente non loro, ma solo per aver tesserato un giocatore e averlo tenuto in organico mentre commetteva illeciti, ci si figuri cosa dovrebbe succedere a squadre ritenute loro stesse implicate come dirigenza: altre radiazioni in vista?

I fatti ce lo diranno...

   Falcao strizza l'occhio al Real, esodo al Milan




Mercato: Dopo la grande prestazione nella finale di Europa League, ( dove ha messo a segno una doppietta), Falcao si preannuncia come il mattatore del calcio mercato per la sessione estiva 2012.
Una la squadra su tutte che spinge per avere il giocatore a giugno, il Real Madrid, ma il braccio di ferro tra il presidente delle merengues, che vuole tenere Higuain, e Mourinho, che vuole Falcao, ne frena la trattativa.

Capitolo Van Persie: le due squadre che maggiormente se ne contentono le prestazioni per il prossimo anno restano due: Juventus e Manchester City, mentre il costo del cartellino si attesta sui 20 milioni di euro.

Rimanendo sulla squadra inglese, i tabloid britannici informano di un'offerta sui 30 milioni per Cavani, mentre  Lavezzi è già sulla strada di Milano sponda Inter: pronti Pandev più conguaglio, con buona pace del popolo partenopeo, che si consolerà invece con il ritorno di Insigne.

Venendo al Milan invece, il mercato passa attraverso nuovi addii: dopo quello di Nesta, che seguirà Di Vaio sulla strada verso la Major League statiunitente, lasciano il diavolo anche Inzaghi, che a 38 anni non riesce più a sostenere i ritmi di una Big, e Ringhio Gattuso, con cui c'è già un accordo di massima per investirlo del ruolo di dirigente nel 2013.